domenica 7 dicembre 2008

Massa


Serbi i tuoi passi nudi
al tocco salino
d'una ritrosa e fresca
lingua di mare
e con la fronda renosa
di pini e prunache
bianco, pungi e ristori
il tuo fianco femmineo.
Ti distendi a ponente
in abito d'ambra
tra il morbido piano
che fervido sale
e le antiche spalle,
che forti sorreggono
il tuo cuore agitato
da un oggi convulso.
Mi lascio trovare
dal tuo sguardo impaziente,
se compiuto s'azzurra
in un ciglio di brezza
oltre la bianca corona.
Là, felice aquilone
da un filo stregato
mi lascio tenere,
ostaggio d'amore
come tu fossi mia sposa.

Maggio 2008

Nessun commento: